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Museo degli Strumenti Musicali

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Per gli amanti dell’opera, teatro e musica classica, ecco un vero gioiello di sezione da esplorare con gli occhi ma soprattutto con l’udito. Inaugurato nel 2001, il Museo degli Strumenti Musicali espone circa cinquanta strumenti musicali provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, Medici e Lorena, raccolti tra la seconda metà del secolo XVII e la prima metà del XIX e passati successivamente al Conservatorio Cherubini di Firenze, che dal 1996 li ha concessi in comodato alla Galleria dell’Accademia nell’ala dell’antico Convento di San Niccolò a Cafaggio.

pianoLa collezione mostra quanto la musica abbia svolto un ruolo di primo piano nella corte medicea, celebrando l’invenzione del pianoforte, creato proprio per i Medici da Bartolomeo Cristofori. Una sezione multimediale della Galleria dell’Accademia permette di ascoltare le sonorità di molti degli strumenti esposti e di ripercorrere la nascita e lo sviluppo del teatro a Firenze attraverso un video.

La Viola di Stradivari

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In mezzo ad antichi clavicembali, strumenti a fiato e da percussione troverete un pezzo unico del maestro Antonio Stradivari. La Viola esposta alla Galleria dell’Accademia è l’unica al mondo costruita da Stradivari e conservata perfettamente nel suo stato originale. Fu realizzata in legno di abete rosso ed acero per l’eccezionale Quintetto Mediceo formazione di archi composta da due violini, due viole ed un violoncello. La sua eleganza ed estrema raffinatezza si riconoscono nei finissimi intarsi di madreperla, avorio ed ebano e nei dettagli dello stemma mediceo che la rendono unica. La collezione contiene anche un violino e violencello di Stradivari.

L’invenzione del pianoforte

Bartolomeo Cristofori (1655-1732) fu chiamato alla corte fiorentina dal Gran Principe Ferdinando come costruttore di strumenti musicali nel 1688. Si dedicò a sperimentazioni di nuovi materiali per gli strumenti e alla creazione di innovative sonorità, producendo eleganti spinette e un prezioso clavicembalo con cassa in ebano. Ciò che maggiormente stupisce è che per la prima volta nella storia si trova elencato nei documenti un “pianoforte”. Si tratta dell’invenzione di uno strumento a tastiera in cui le corde anziché essere pizzicate come nel clavicembalo vengono percosse da martelletti in grado di produrre suoni più sfumati e meno “argentini” che nel clavicembalo.

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La spienetta ovala di Cristofori

I musici di corte

Nella sezione degli Strumenti Musicali, il museo espone due dipinti di grande formato di Anton Domenico Gabbiani che raffigurano il Gran Principe Ferdinando de Medici circondato dai suoi musici di corte. Giovani artisti abbigliati elegantemente mostrano orgogliosamente viole, violoncelli, una lira da gamba ed un violoncello con preziosa corda in argento per aumentare la sonorità. Vi si riconoscono Pietro Salvetti, Maestro di cappella e assistente di camera, e Francesco Veracini compositore fra i migliori musicisti dell’epoca stipendiato dai Medici. Nella sala dedicata a Bartolomeo Cristofori sono esposte invece dipinti di natura morta del XVII secolo che abbinano eleganti tavole imbandite e minuziose rappresentazioni di strumenti musicali dell’epoca.

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